Settembre, tempo di buoni propositi
Settembre è un mese di nuovi inizi e ripartenze. Appena rientrati dalla pausa estiva potremmo essere più carichi di energia rispetto ad altri periodi dell’anno e pronti a fare tanti buoni propositi, non solo finanziari. Tuttavia, questa condizione di benessere si scontra quasi subito con i diversi impegni che avevamo messo temporaneamente in pausa, che ci stressano e ci affaticano, mettendo a dura prova la nostra buona volontà. Ma non è un buon motivo per rinunciare ai nostri progetti!
Una sfida difficile, ma non impossibile
Per esempio: prima delle vacanze, riflettendo sulla previdenza integrativa, hai ceduto al classico “ci penso a settembre”? Ora che settembre è arrivato, ricordati che si tratta di una scelta che sarebbe meglio non continuare a rimandare.
Quando arriverà quel momento, potresti infatti scoprire che la pensione obbligatoria non è sufficiente. Quella “integrativa” si chiama così proprio perché si affianca a quella obbligatoria, integrandola, e ti aiuta a mantenere il tuo tenore di vita. Se ci pensi bene, infatti, se da un lato tendiamo a vivere tutti più a lungo e in salute, dall’altro corriamo anche il rischio fisiologico di consumare i nostri risparmi.
Sottoscrivere un piano di pensione integrativa è quindi una scelta importante, che andrebbe considerata molto concretamente, e che, per essere efficace, richiede un impegno da sostenere nel lungo periodo. Come tutti gli esseri umani, neanche tu possiedi un naturale istinto a sopportare la fatica per lungo tempo, ma puoi allenarti a gestirla al meglio!




Attenzione allo sconto temporale
Lo stress del rientro, come abbiamo visto, può generare emozioni negative che possono influenzare le nostre decisioni. Se da un lato, infatti, la stanchezza potrebbe indurci a perdere delle opportunità o a rimandare delle decisioni importanti, uno stato d’animo eccessivamente positivo potrebbe farci prendere decisioni avventate. È importante, invece, prendersi comunque il giusto tempo per riflettere sulle scelte che dobbiamo fare, tenendo sempre conto dello stato d’animo in cui siamo in quel momento e facendoci anche consigliare da persone esperte.
Non stiamo parlando solo di previdenza: questo tipo di processo può avvenire in tutti gli ambiti finanziari in cui ci troviamo a fare delle scelte. Ad esempio, se dobbiamo decidere se sottoscrivere o meno una polizza assicurativa, la fatica potrebbe spingerci verso un “no” o a rimandare ancora una volta questo passo, complice anche lo “sconto temporale” a cui siamo naturalmente soggetti.
Si chiama così la tendenza a sopravvalutare la propria capacità di affrontare imprevisti futuri o gestire situazioni difficili. Eventi ipotetici, che potrebbero o meno avvenire più in là nel tempo, possono sembrare meno preoccupanti rispetto a ciò che stiamo affrontando qui e ora, ma questa percezione può essere ingannevole. Essere consapevoli di queste dinamiche ci aiuta, invece, a prendere decisioni più ponderate, permettendoci di proteggere nel lungo termine noi stessi, ciò che abbiamo e le persone che amiamo.
La consapevolezza di ciò che influenza le nostre decisioni finanziarie ci aiuta a fare le scelte più adatte per noi. Approfondisci su Finanza Insieme: puoi partire da qui, se ti interessa il tema della previdenza, o qui, se vuoi saperne di più sulle assicurazioni.
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